LETTERA SPEDITA AL PARLAMENTO

Firenze, 5 dicembre 2021

Lettera aperta ai parlamentari che abbiamo eletto a rappresentarci al Parlamento perché gli abbiamo conferito il potere di evitare che gli italiani si risveglino in un dopoguerra pieno di macerie e di sofferenze.Una lettera, un invito a comunicare pubblicamente la loro singola posizione in merito ai seguenti punti e quale strategia e tattiche ritengono attivare.A tutti il diritto e dovere di intervenire per sollecitare via mail il parlamentare che hai eletto a rappresentarti (indirizzi mail inseriti in https://www.insiemeinazione.com/).

LETTERA APERTA AI PARLAMENTARI

Ci rivolgiamo a te che ti abbiamo conferito il compito di rappresentarci in Parlamento perché tra poco parteciperai a eleggere il Presidente della Repubblica, quindi, un cittadino che, determinando la formazione di un Governo, potrà o meno contribuire fattivamente a creare un domani di pace e lavoro.Pertanto, ti sollecitiamo a chiedere ufficialmente quali sono i candidati a ricoprire tale carica e a ognuno di loro se ha conoscenza dei seguenti punti, se si impegnerà a informarne i cittadini a reti unificate, se chiederà a chi si candida a Presidente del Consiglio dei Ministri quale sarà la strategia che guiderà le azioni tattiche che metterà in campo in modo da farne subito partecipi tutti noi.

Quale contributo indispensabile per evitare ancora macerie e sofferenze, partiamo dall’analizzare il comunicato stampa ADUC in calce che affronta uno dei tanti aspetti economici senza prendere atto che in soli 100 anni in Italia:

  1. sono state eliminate 1/3 delle superfici coltivabili;
  2. nessun indirizzo per un contenimento demografico (anzi è avvenuto il contrario) e la popolazione nello stesso territorio è passata da 38 a 60 milioni, facendo esplodere il consumo di acqua potabile e acque industriali, i consumi energetici e alimentari, la massa dei rifiuti da eliminare e/o trasformare, gli inquinamenti;
  3. il consumismo che ha fatto esplodere i consumi di energia elettrica e di conseguenza gli inquinamenti visto che la maggior parte è prodotta con il petrolio e le auto elettriche non fanno che delocalizzare gli inquinamenti mentre aumentano i rifiuti da eliminare (batterie esauste e rottamazione dei veicoli ancora funzionanti);
  4. il dumping (l’impadronirsi dei mercati esteri, vendendo merci a prezzi molto più bassi di quelli di mercato grazie al mancato rispetto delle leggi in materia di sicurezza, diritti del lavoratore e tutela ambientale) cinese e dei paesi del terzo mondo hanno determinato la chiusura di industrie grandi-medie-piccole, dei magazzini provinciali dove venivano stoccati i ricambi, rendendoci così dipendenti dal trasporto su gomma che è uno dei fattori sia dell’inquinamento e rendendoci schiavi delle importazioni che ora hanno dimostrato di non arrivare e quando arrivano i costi sono sia aumentatati anche del 500% per il trasporto sia aumentati come costo prodotto;
  5. l’entrare nell’euro ha drasticamente limitato le esportazioni, favorendo invece le nazioni europee come la Germania e la Francia che hanno, al contrario dell’Italia, avuto governi che hanno saputo come difendere i loro interessi economici sia a livello europeo sia a livello mondiale;
  6. i governi fino a oggi non sono riusciti a unificare l’Italia permettendo che sul suolo italiano ci siano ancora due stati esteri (una monarchia assoluta che è lo Stato Pontificio della Chiesa e la Repubblica di San Marino) che hanno operato economicamente in modo autonomo favorendo la delinquenza italiana, fruendo di un trattamento speciale per l’assistenza sanitaria e per le normative fiscali, non partecipando all’accoglienza dei profughi sia dentro il loro territorio sia nelle loro proprietà in territorio italiano eccetera;
  7. la ricchezza aumenta continuamente solo per poche persone mentre la classe media, esaurendo le risorse accantonate nei decenni, entra a far parte dei poveri, di chi non ha un domani certo;
  8. sono stati privatizzati, sia concedendo le licenze ai privati sia attivando società partecipate, i beni pubblici, cioè quelli di tutti i cittadini, quali la sicurezza di ricevere alcuni alimenti di base (per fare un piccolo esempio, sono soggette a tasse che, diversamente dalle imposte, colpiscono tutti a prescindere dal reddito, quali acque, carne, pesce, uova, pane, prodotti agricoli interni, prodotti per l’igiene), l’acqua potabile, le energie quali luce e gas, le comunicazioni, la proprietà di una casa (oggi più che mai i mutui sono concessi dalle banche – Società private che hanno il diritto di far business- invece che dallo Stato che siamo tutti noi e molti potranno perdere tutto);
  9. i governi non hanno varato un piano strategico nazionale per tutelare le risorse che servono e serviranno a garantire una vita tranquilla a tutti i cittadini e ogni giorno arrivano provvedimenti che stressano sia i cittadini sia l’economia nazionale di ciascuno di loro portandoci ogni giorno verso criticità sociali fautrici di sofferenze;
  10. nonostante siano passati 23 mesi dalla pandemia, non è stata attivata una strategia e azione coordinata (documenti completi inseriti su https://www.insiemeinazione.com/web0/sapere-per-contenere/) per:
  • individuare dove insiste il virus come dal gennaio 2020 abbiamo segnalato al Governo,
  • sanificare le merci in arrivo stante che il virus permane sulle superfici,
  • attivare il Guida&Ritira, evitando a chi possiede un veicolo di entrare in un supermercato;
  • allestire un Archivio dove registrare tutti i contagiati, i vaccinati, chi esegue un tampone e/o un test sierologico con l’obbligo per tutto il personale sanitario di inserire in tempo reale il tipo di virus, i tipi di cura erogati, gli effetti collaterali dei vaccini e delle cure, eccetera (registrazioni che non violano la privacy dei cittadini e che consentono di avere a disposizione dati oggettivi aggiornati in tempo reale per consentire a tutti di conoscere sia l’andamento della pandemia sia la valenza dei farmaci e/o di vaccini e/o delle cure nonché della presenza di nuove pandemie),
  • effettuare a cadenza ciclica i controlli per verificare se un vaccinato contrae un virus, trasformandosi involontariamente in portatore di pandemia (opportuno ricordarlo: i vaccinati antiCovid19 possono essere infettati e, se non tempestivamente individuati e isolati, consentono al virus di diffondersi) eccetera.

Sempre pronti a ricevere suggerimenti e collaborare per una migliore qualità della vita.

vitam impendere vero (Dedicare la vita alla verità)

Noi continueremo a inFORMARE sempre il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà.

per aspera ad astra (attraverso le asperità sino alle stelle)

A leggerti e a leggervi, Pier Luigi Ciolli

Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente

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4 dicembre 2021 – COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC

http://www.aduc.it – Ufficio stampa: 336672969 – ufficiostampa@aduc.it

https://www.aduc.it/articolo/caro+bolletta+sembra+irreversibile+meno+che_33620.php

Il caro bolletta sembra irreversibile… a meno che… organizzarsi per farsi meno male

Il costo della bolletta energetica è già alto, ma nei prossimi mesi dovrebbe arrivare a livelli che per non pochi potrebbero diventare insostenibili. La politica sta discutendo, sembra muoversi, ma al momento sembra che ci siano solo iniziative tampone, non strutturali.

È quello di cui abbiamo bisogno? Certamente un aiutino per la bolletta fa piacere a tutti, ma oltre all’oggi c’è anche un domani quando il “prendi da una parte e mettilo per ridimensionare il caro-bolletta” sarà esaurito. La difficoltà si percepisce già oggi, dove dal cilindro del premier Mario Draghi emergono proposte che la sua stessa maggioranza non accoglie *. E a sentire il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si ha la certezza che al governo stiano navigando a vista **.

Il problema andrebbe quindi affrontato strutturalmente, anche in considerazione del fatto che per il determinante aiuto Ue è molto probabile che si vada oltre la fine del 2022 ***.

Il punto di partenza è che il nostro Paese è povero di energia. Nel 2020 l’energia elettrica l’abbiamo prodotta utilizzando per il 43% gas naturale, che importiamo al 96%. Dipendiamo quindi da fonti estere e, di conseguenza, sottostiamo a “ricatti” geopolitici. In un contesto in cui l’Italia è fuori dal nucleare (due referendum, 1987 e 2011, hanno respinto questa fonte), nonostante a pochi chilometri dai nostri confini abbiamo le centrali di Francia, Svizzera e Slovenia. Inoltre, abbiamo bloccato la ricerca del gas nel mare Adriatico, i parchi eolici e fotovoltaici sono scarsi e problematici, e, avendo deciso di abbandonare il fossile, non estraiamo il petrolio che sembra ci sia in Basilicata e Pianura Padana.

Sarà forse il caso che ci si faccia carico di questa situazione con tutta l’urgenza che essa richiede?

Le proposte e le idee possono essere tante, ma come le raccogliamo e le facciamo diventare realtà?

Crediamo che occorra un grande coinvolgimento di tutte le energie a disposizione, proprio come stiamo già facendo per combattere la pandemia del covid e che, stando ai dati, ci fa essere un paese più responsabile e consapevole rispetto alla media europea e mondiale. Per farlo occorre superare il particolarismo e la sensazione diffusa che il problema possa essere solo di qualche aggiustamento di risorse fiscali. Il governo avrebbe il potere per farlo: una chiamata di ognuno alla propria responsabilità, per ridisegnare un modello di politica e di vita, a partire dal piccolo quotidiano domestico ed imprenditoriale. Facendo molta attenzione alla negatività di qualunque sovranismo energetico… mai come in questo caso l’apertura dei mercati può essere foriera di novità e alternative.

Il punto di partenza potrebbe essere il risparmio energetico, individuale e collettivo.

* si pensi al prelievo dai redditi oltre i 75mila euro che non è stato accettato

** https://www.aduc.it/comunicato/bollette+energetiche+ministro+cingolani+dove+vive_33612.php

*** quando decideranno sull’uso del gas russo che, via Germania, dovrebbe arrivarci… gas russo che ora è fermo per questioni burocratiche tedesche: https://www.aduc.it/comunicato/bollette+energetiche+alle+stelle+che+fare_33611.php

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