Pandemia da Covid19 – Anno Terzo

INDEROGABILE UN ARCHIVIO DATI OBBLIGATORIO

Anche i SI VAX si accorgono che i conti non tornano e dopo 2 anni non è accettabile che dei nostri rappresentanti, quali siete, possiate sostenere simili decisioni senza avere a disposizione il Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia e un archivio informatizzato per conoscere sia l’andamento della pandemia sia la valenza dei farmaci e/o di vaccini e/o delle cure. Un archivio dove ogni addetto alla sanità pubblica e privata è obbligato per legge a inserire in tempo reale i contagiati, i vaccinati, i sottoposti a tampone e/o test sierologico e/o altri accertamenti diagnostici, il tipo di virus, i tipi di cura erogati, i risultati delle cure, i decessi, i dimessi e le verifiche successive sugli stessi, gli effetti collaterali dei vaccini e delle cure, eccetera (un archivio informatizzato di facile allestimento perché tutti gli italiani sono registrati in modo informatizzato al SSN e sono informatizzate tutte le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie).

A seguire l’articolo che riporta le dichiarazioni di Bassetti.

Pier Luigi Ciolli Firenze, 6 febbraio 2022

APPELLO AI CITTADINI

Anche uno può fare la differenza, quindi:

  • sollecita via mail i parlamentari (in www.insiemeinazione.com trovi le loro mail e/o le loro PEC);
  • rilancia i documenti a quanti hai in rubrica mail e nei social.

inFORMA sempre con il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà,

facendo propri i seguenti motti

per aspera ad astra (attraverso le asperità sino alle stelle)

vitam impendere vero (dedicare la vita alla verità)

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Anche Bassetti ora insorge sulla conta dei morti: in TV conferma il meccanismo truffaldino – Radio Radio

Ho da poco lanciato sul mio blog una rubrica dal titolo “Manuale di autodifesa per free vax” ossia per coloro che ritengono che la vaccinazione debba essere una libera scelta. Le due realtà che dimostrano il secondo articolo pubblicato oggi con dati, statistiche e numeri ufficiali è abbastanza inquietante. La prima è che la mortalità, nell’ultimo anno e mezzo, al netto dei morti per Covid è schizzata tanto in Europa quanto negli Stati Uniti ossia nei paesi dove si è vaccinato di più. Ovviamente non tengo conto della Cina perché non possiamo prendere in considerazione i dati che arrivano da un regime. Questa mortalità è aumentata vertiginosamente soprattutto per quelli che vengono definiti i ‘malori improvvisi’ ma anche le morti nel sonno.

Un altro dato inquietante che emerge dalla ricerca incrociando i dati è che se i vaccinati muoiono meno di Covid, è pur dimostrabile però che muoiono molto di più per tante altre patologie rispetto ai non vaccinati. Ovviamente a parità di campione analizzato. Questa differenza è talmente evidente da essere inquietante, soprattutto perché sappiamo che la scienza tace su questo fenomeno che viene escluso totalmente dal dibattito pubblico (sempre nell’articolo che troverete sul blog del sito francescoamodeo.it, ci sono tutte le tabelle, i link e i metodo di calcolo usati).Poi c’è un’altra questione che riguarda la conta dei morti che continua ad essere truffaldina.

A questo proposito vi riporto le parole della virostar Matteo Bassetti, rilasciate durante la trasmissione Dritto e Rovescio: “Credo sia arrivato il momento di classificare in maniera diversa i ricoveri in ospedale in questa fase della pandemia, perché siamo in una fase endemica e credo sia esperienza di ognuno di noi avere in casa un amico e un parente positivo. Bene, sapete cosa vuol dire avere in casa un parente positivo? – si chiede Bassetti – Vuol dire che se qualcuno di quei positivi finisce in ospedale perché si rompe un braccio, purtroppo oggi viene classificato come paziente Covid. Non possiamo permetterci di dire che in Italia ogni giorno muoiano più persone di Covid di altri paesi. Semplicemente non abbiamo fatto una conta dei ricoveri differenziata, tra chi aveva (o ha) il Covid, e chi invece era asintomatico ed è in ospedale per un altro problema. Io – continua il virologo – ho sollevato questa questione da tempo. Mi pare però che, in qualche modo, non la si voglia ascoltare e questo è un peccato”.

Ora mi verrebbe da dire: caro Bassetti, lei si accorge che questa cosa, così ovvia e indispensabile, non viene ascoltata? Quando si rende conto che la politica non ascolta più la scienza su materie scientifiche, non se la pone qualche domanda? Non si rende conto del meccanismo perverso al quale anche lei si sta prestando da tempo?

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