ASSISTENZA SANITARIA FATTI & MISFATTI
Inviato: domenica 23 gennaio 2022
Da: pierluigiciolli@pec.it
A: pec Regione Toscana Presidente <regionetoscana@postacert.toscana.it>;Regione Toscana Presidente <ufficio.gabinetto@regione.toscana.it>;Regione Toscana Presidente<eugenio.giani@regione.toscana.it>;Regione Toscana Vice Presidente <vicepresidente.saccardi@regione.toscana.it>
Cc: Regione ToscanaAssessore alla cultura <assessorato.cultura@regione.toscana.it>;Regione Toscana Assessore alla Salute <simone.bezzini@regione.toscana.it>;Regione Toscana Assessore alla Salute <manuele.braghero@regione.toscana.it>;Regione Toscana Fuscagni Stefania <s.fuscagni@consiglio.regione.toscana.it>;Regione Toscana Ufficio Stampa <segreteria.ufficiostampa@regione.toscana.it>;a ADUC Donvito Vincenzo <v.donvito@aduc.it>; a Avv Clauser Fabio <fabio.clauser@gmail.com>
Oggetto: Sanità Toscana/Firenze. Come salvarsi è possibile
Preg. Presidente, al VicePresidente, all’Assessore alla Salute della Regione Toscana
È mai possibile che alla luce dei fatti narrati in calce alla presente da fonte attendibile quale l’Associazione Diritti Utenti e Consumatori e ricordando l’altra mia segnalazione similare riguardante l’assenza di elenchi di chi viene
inserito in nota operatoria (documento inserito in https://www.insiemeinazione.com/web0/pandemia-e-informazioni-ai-ricoverati/, perché non vediamo attivare, dandone notizia pubblicamente, una vostra
tempestiva indagine per individuare chi impedisce di allestire una serie di numeri telefonici dove al posto delle segreterie automatiche risponde una persona fisica e, grazie alla informatizzazione, evita che un cittadino sia
sbattuto da un posto all’altro? Perché non allestite nel vostro sito internet gli elenchi di chi viene messo in nota operatoria (ovviamente assegnandogli un codice per tutelarne la privacy) in modo che non siano
ignobilmente sorpassati?Avete personale, avete la tecnologia e il personale in grado di svilupparla pertanto, come ho constatato in 36 anni di servizio nella sanità, è l’ora che vi accorgiate che il vostro problema,
soprattutto il nostro di utenti, sono i dirigenti e direttori incapaci di comprendere come si devono organizzare i servizi. Ovviamente, sempre pronto a servire gratuitamente per una migliore sanità, partecipando a titolo gratuito a
teleconferenze tecniche per individuare e superare eventuali ostacoli. Nel frattempo, vi chiedo, in modo che potrete comprendere meglio la situazione, di obbligare ogni dipendente inserito nel ruolo direttivo e dirigenziale a inviarvi alla fine di ogni mese una sintetica relazione che contenga il numero dei dipendenti a loro assegnati e il loro ruolo, le micro e macro attività che svolgono, le criticità incontrate e/o gli arretrati presenti, le soluzioni per superare le criticità e/o gli arretrati.
A leggervi, Pier Luigi Ciolli
—–Messaggio originale—–
mercoledì 19 gennaio 2022
Da: ADUC – Associazione Diritti Utenti e Consumatori <comunicati@aduc.it>http://www.aduc.it– ufficiostampa@aduc.it
Oggetto: Sanità
Toscana/Firenze. Come salvarsi e non riuscirci
https://www.aduc.it/comunicato/sanita+toscana+firenze+come+salvarsi+non+riuscirci_33861.php
Nei giorni scorsi abbiamo narrato le vicende di un signore che, ricoverato all’ospedale Careggi di Firenze per un’operazione al femore che si era rotto, nonostante a Roma (dove era accaduto l’incidente) gli era stato detto che l’operazione andava fatta entro 3 giorni, è stato operato dopo 5 giorni. In un
vortice di non-informazioni per la moglie che lo seguiva dall’esterno e con la ciliegina finale che in ospedale è stato contagiato dal covid. Che ha comportato notevoli difficoltà ad ottenere ricovero in clinica per la riabilitazione, ottenuto solo facendo la voce grossa verso medici che sembrava
fossero dediti solo a mettere bastoni fra le ruote (1).
Finito tutto?
NO!Il 18 pomeriggio il signor L, diventato nel frattempo negativo al covid, avrebbe
dovuto essere dimesso, ma l’autoambulanza è vittima di disguidi e si riesce a
risolvere il trasporto solo la sera tardi grazie a conoscenze private. Entro il 19 il signor L avrebbe dovuto fare le analisi del sangue. Ieri 18 la moglie, dopo telefoni che squillano a vuoto e mail a cui non pervengono risposte, è andata al Cup per fissare le analisi: “No, signora, deve andare in
presenza all’Asl di Santa Rosa”. Dove la signora è andata e, dopo 45 MINUTI di coda, “non è qui che deve venire ma all’Asl Canova di via Chiusi che però, ora è chiusa in quanto apre fino alle
12”. Stamane di buonora la signora va all’Asl di via Canova: “Sì signora, ma per queste cose
solo dalle 11 alle 12”. La signora non ci può andare perché ha fissato col
medico curante per altre patologie del marito, soggetto debole, e ci andrà
domani 20.
Da notare che la signora è una libera professionista e per queste vicende ha fatto
saltare tutti i propri impegni lavorativi. Alla prossima puntata.
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